Agricoltura italiana, un terzo dei lavoratori è straniero

03-03-2025 09:58 -

Il Crea ha pubblicato il Rapporto sul contributo dei lavoratori stranieri all'agricoltura italiana. Emerge che il numero dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura negli ultimi anni sia stato in costante crescita, con l'eccezione del periodo della pandemia, per arrivare nel 2022 a 425.962 persone. Un numero che è circa il 33% di tutti i lavoratori salariati agricoli, cioè un terzo della forza lavoro assunta in agricoltura, mentre dieci anni prima questa percentuale non superava il 25%. Di queste 425.962 persone, la maggior parte (circa il 59%) provengono da paesi terzi, come India, Marocco, Albania, Senegal, Pakistan, Tunisia, Nigeria, Bangladesh, Macedonia, mentre il 41% arriva dall'Unione europea, in particolare da Romania, Bulgaria e Polonia. Inoltre, tra i salariati non italiani, i più sono uomini, le donne infatti sono solo poco più del 21% di tutti i lavoratori agricoli stranieri. Per quanto riguarda le zone di lavoro, la maggior parte è impiegata nel Centro Nord Italia, soprattutto nell'ortoflorovivaismo, in frutticoltura, in viticoltura e negli allevamenti. Dal punto di vista delle tipologie di lavoro, la maggior parte degli stranieri ha un contratto stagionale e quindi un reddito basso, il più basso rispetto ad altri comparti lavorativi nel nostro paese.